Sotto strozzo by Mauro Bazzucchi & Luigi Ciatti

Sotto strozzo by Mauro Bazzucchi & Luigi Ciatti

autore:Mauro Bazzucchi & Luigi Ciatti [Bazzucchi, Mauro & Ciatti, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2023-11-15T00:00:00+00:00


La prima volta all’Ambulatorio Antiusura

La mattina del giorno dopo la passai a organizzare l’équipe che doveva ricevere Giuliano.

Perché si fa presto a dire «ci vediamo domani alle 16.00», poi bisogna chiamare i colleghi dell’Ambulatorio per concordare con loro la disponibilità per un’équipe non programmata, organizzata all’improvviso, con mezza giornata di preavviso.

E bisogna preparare con loro l’incontro, il primo, con una vittima che deve essere convinta a denunciare.

Denunciare non è mai facile, per nessuno. Significa mettere la propria vita «in piazza», sottoporla al giudizio di terzi, di un pubblico ministero e poi di un tribunale. Significa, poi, chiedere allo Stato di punire un’altra persona.

Se denunciare è in assoluto complicato, quando a denunciare è una vittima di usura le difficoltà aumentano all’ennesima potenza. Intanto, perché occorre documentare il rapporto economico tra la vittima e l’usuraio: gli scambi in denaro, l’importo del capitale prestato, la tempistica delle operazioni, l’entità degli interessi pretesi. E poi i pagamenti, quasi sempre avvenuti in contanti, senza pezze d’appoggio, i rinnovi dei vari prestiti che trasformano un semplice prestito a fermo in una moltitudine di nuovi rapporti economici. Occorre ricostruire tutto con la maggior precisione possibile, senza tralasciare nulla e nessuno, recuperando dai cassetti di casa e da quelli della memoria ogni più piccolo particolare che possa risultare utile per le attività di indagine e per inchiodare l’usuraio alle sue responsabilità.

Possiamo dire che l’usura è certamente il reato più difficile da dimostrare tra tutti i reati previsti dal nostro Codice penale.

A queste difficoltà «tecniche», legate all’esigenza di documentare con riscontri le dichiarazioni accusatorie della persona offesa, si aggiungono le problematiche che potremmo definire «soggettive», umane, sociali.

La vergogna, l’orgoglio, la paura. La convenienza.

Le prime tre sono le bestie nere che bisogna affrontare e sconfiggere in ogni storia di usura. E bisogna affrontarle tutte insieme.

La vergogna. In un mondo che pesa le persone in base all’entità del conto corrente in banca, al successo economico raggiunto, al modello di macchina con cui si va in giro o al tipo di vacanze che si fanno, non è facile fermarsi e dire a tutti «io non ce l’ho fatta, non ho più soldi, ho il conto in banca bloccato, la macchina pignorata e la casa all’asta». È più facile illudersi che gli affari riprenderanno, che dal prossimo mese finalmente si riuscirà a pagare tutti. E intanto si corre, in una sorta di corsa a ostacoli, tra la scadenza di una rata di un prestito, la copertura di un assegno non «tenuto» dal direttore di banca, l’appuntamento davanti al bar con quell’«amico» che ci sta dando una mano, ma ora chiede soldi e soldi.

L’orgoglio. È una forma di vergogna strutturata. È proprio di chi ce l’ha sempre fatta da solo. O ha fatto credere a tutti di avercela sempre fatta da solo. E allora, quando capita, la prima volta, che da solo non ce la si fa, non viene in mente di fermarsi, alzare la mano e dire «da solo non ce la faccio». Non esce la voce per chiedere aiuto. Si preferisce continuare nella solitudine, nell’orgoglio.



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